Alpi Francesi: Montagne tra cucina Tipica e Paesaggi Mozzafiato
Le Alpi Francesi sono magnifiche in qualunque periodo dell'anno. In estate è possibile fare delle gite tra i suoi prati verdi, i suoi pascoli,i laghi montani (che chi pratica la pesca apprezzerà sicuramente) e le distese di girasoli e lavanda.
Una vacanza sulle Alpi Francesi significa poter respirare aria fresca, godersi dei panorami fiabeschi, dedicarsi allo sport e al benessere. Inoltre, per i più golosi, può rivelarsi anche un tour enogastronomico molto interessante.
Le Alpi Francesi (Hautes Alpes) si trovano a pochi chilometri da Torino, ed arrivare può essere molto semplice per chi vive nel nord Italia. È un tour che si presta bene sia durante il periodo autunnale ed invernale, sia durante quello estivo (magari da percorrere in moto o in camper).
Prendendo un TGV, o imboccando con l’auto l’autostrada A32, si raggiunge velocemente la località di Briançon, da poco diventata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Dopo aver attraversato la graziosa Val di Susa, si arriva ad Oux e si prosegue con la SS24, fino ad arrivare a Claviére, il confine. Superato il confine si prosegue fino a Briançon. Questa città è la più alta della Francia, situata a 1326 metri sul livello del mare. È divisa in due parti, una più moderna e una più antica, arroccata sulla montagna. Durante l’inverno è possibile fare attività sportive come lo sci e l’hockey; chi preferisce attività più culturali può visitare i monumenti e il centro storico della città (Cité Vauban). L’antica cittadella è attraversata da una strada principale, la Grand Rue, in cui è possibile fare acquisti nei negozietti che vendono prodotti tipici.
Qui a Briançon è possibile anche iniziare a degustare prodotti tipici della gastronomia alpina, come la marmellata alle violette, o la tartiflette.
La tartiflette è uno dei piatti unici, tipicamente invernali, della gastronomia savoiarda. Si tratta di uno sformato di patate lesse, cipolla, lardo e del formaggio Reblochon fuso. Una pietanza molto sostanziosa, da accompagnare con una leggera insalata.
E se prima di rimettervi in viaggio volete degustare uno dei dolci tipici della pasticceria alpina, le tartes aux myrtilles (una crostata di mirtilli) è quello che ci vuole, magari accompagnato dall’Armagnac, un distillato di vino*.
Le Alpi Francesi sono magnifiche in qualunque periodo dell’anno.
In estate è possibile fare delle gite tra i suoi prati verdi, i suoi pascoli,i laghi montani (che chi pratica la pesca apprezzerà sicuramente) e le distese di girasoli e lavanda; fare escursioni in bici o in kayak. Gli amanti della caccia alla selvaggina, potranno svolgere questa attività durante un breve periodo di Agosto.
Ma chi pensa di visitare questi luoghi durante le vacanze autunnali non può di certo non scattare magnifiche foto, o girare dei video, al suo paesaggio che si tinge di rosso e di ocra. Si possono percorrere sentieri, attraversare ghiacciai, arrampicarsi lungo le pareti rocciose e, per i più coraggiosi, anche lungo le pareti ghiacciate!
A dicembre, le Alpi iniziano a cambiare aspetto e colori. Lentamente la neve ricopre tutto, i comignoli iniziano a fumare e gli impianti sciistici sono di nuovo attivi, per la gioia degli appassionati di sci, snowboard ed altri sport estremi.
Stazioni sciistiche come “Les Deux Alpes” mettono a disposizione centinaia di chilometri di piste, e diverse attività praticabili durante tutto l’anno.
Ad una settantina di chilometri da questo impianto si trova la città di Grenoble, capoluogo delle Alpi e dell’antica regione del Delfinato. Si trova, in realtà, ai piedi delle Alpi e la sua cultura si basa su tradizione ed innovazione, visibile anche nelle architetture che si incontrano lungo le strade: ora tradizionali, ora moderne e tecnologiche.
La città ospita un gran numero di universitari, grazie alla presenza di un polo scientifico, tra i più importanti del mondo per quanto riguarda gli studi di micro e nanotecnologia. Le origini della cittadina risalgono al 43 a.C., con un primo insediamento gallico. Fu poi la volta dei romani, che costrinsero la città all’interno di mura di fortificazione (passeggiando per il centro storico è ancora possibile vedere dei resti della cinta muraria). Fu poi la volta dei Borgona e di altri domini, fino ad arrivare re di Francia.
Le architetture della città sono molto interessanti, come l’Ancien Palais du Parlement (palazzo del Parlamento), i giardini e le corti private che non tutti hanno la fortuna di poter visitare.
Ma la vera attrazione di Grenoble è sicuramente la fortezza della Bastille, costruita nella metà dell’Ottocento per difendersi da eventuali attacchi del Ducato di Savoia. La Bastille è posizionata sul Monte Rachais, una posizione strategica (oggi come ieri) per poter ammirare la città dall’alto.
Servendosi delle funivie, che partono dalla riva sinistra del lago d’Isère, è possibile raggiungere la fortezza.
Per chi ama visitare i musei, sono consigliati il Museo di Storia Naturale e il Centro nazionale d’Arte Contemporanea.
Anche la Savoia è una meta fissa per gli appassionati di sport invernali ed escursionisti.
È possibile trascorrere la notte in uno chalet, per vivere come un vero e proprio abitante della zona.
É possibile che si verifichino degli incidenti, come la valanga che colpì un gruppo di studenti in gita. Colpiti mentre erano sulla pista di Bellecombe, sono morti così due studenti di un liceo di Lione.
Occorre essere molto vigili, lasciarsi accompagnare da chi ha esperienza e controllare il meteo (sul web è possibile consultare diversi siti che indicano anche se c’è o meno il rischio di valanghe, oltre a poter avere notizie molto utili).
Ma i viaggi possono essere anche dei momenti speciali, in cui poter godere dei piatti tipici dei luoghi che si visita, e le Alpi Francesi non sono da meno.
Si pensi a dei taglieri di formaggio, accompagnati con frutta, miele e marmellate.
Tra i piatti tipici francesi di montagna da degustare, ci sono sicuramente i Knödel (o canederli), soprattutto se vi trovate a Sud. Si tratta di polpette composti principalmente da pane raffermo, lavorato con late ed uova, insieme ad altri ingredienti a piacere, come speck e formaggi. È un piatto che viene consumato anche in Italia, tipico della tradizione valdostana. Queste polpette vengono cotte in brodo e poi servite così, in umido, oppure accompagnate da burro fuso e qualche spezia, come la salvia. L’origine di questo piatto si perde negli anni, ma probabilmente arriva a noi dalla tradizione contadina, in cui il poco cibo a disposizione non poteva essere sprecato e bisogna trovare dei modi per riciclarlo. I Knödel vengono generalmente accompagnati con verdure, come cicoria e verza.
Il formaggio è un elemento spesso presente nei piatti tipici alpini. Si pensi alla fonduta, in cui il Fontina viene fuso con latte e burro, poi riposto in un apposito contenitore con fornellino, da posizione al centro del tavolo, in cui ognuno può intingere un pezzetto di carne, delle verdure o della polenta (magari con funghi).
La raclette è un altro piatto che vedere il formaggio protagonista indiscusso. Prende il nome dall’omonimo formaggio con cui viene preparato, che si lascia fondere su una normale piastra, oppure utilizzando una macchina particolare, che permette di sciogliere il formaggio direttamente a tavola. La tecnica più classica, però, prevede che la forma di formaggio sia divisa in due parti e che venga riscaldata sul fuoco. Con una palettina, poi, si raschia la superficie che inizia a sciogliersi e si ripone direttamente nei piatti.
Infatti, “raclette” deriva dal francese “racler”, ovvero “raschiare”, “grattare”; pare che i pastori, durante il periodo della transumanza, portassero con loro la forma del formaggio tagliata a metà, da far sciogliere sul fuoco e da spalmare su una fetta di pane, utilizzando un coltello.
Il gratin dauphinos è un altro piatto molto sostanzioso, che viene preparato durante l’inverno. È una ricetta molto antica, che varia da famiglia a famiglia. Si tratta di patate gratinate in forno, con latte, burro e formaggio groviera. Durante il periodo estivo è molto facile trovare nei menù il gratin di zucchine, più leggero.
Ovviamente, non possono mancare le crepes ai formaggi, o la polenta con taleggio e funghi.
Nelle Alpi di Alta Provenza si producono degli ottimi oli extravergine d’oliva, dai sapori genuini, semplici ma allo stesso tempo molto preziosi.
Chi, invece, vuole assaporare i vini* tipici delle Alpi, può avventurarsi nella strada dei vini* della Savoia.
Si tratta di tre diversi percorsi da poter seguire, tutti diversi tra di loro. Si attraversano lagni, vigne, montagne a piedi o con il mezzo di trasporto che si preferisce.
Le Alpi Francesi cono un concentrato di piaceri, sport, aria pulita per la nostra salute, colori e sapori.
Un soggiorno che può accontentare tutti, in qualsiasi momento dell’anno. Il servizio offerto dagli impianti è quasi sempre impeccabile, ma per evitare brutte sorprese si può leggere qualche recensione in giro per il web (tanto per farsene un’idea).
Per chi vorrebbe tanto sciare ma teme il freddo, le stazione sciistica di Pais-de-Calais è la più bassa della Francia. Situata a soli 130 metri d’altezza, e distante 500km dalle Alpi, è stata costruita 20 anni fa.
La neve, ovviamente, è artificiale ma le sue tre piste richiamano comunque turisti; oltre ad esibizioni di diverso tipo (nel 2015 si sono disputati qui i campionati inglesi di freestyle).
Questo impianto ha diversi vantaggi: oltre ad offrire la possibilità di sciare in qualsiasi periodo dell’anno, ha anche dei costi molto contenuti.
*bere responsabilmente