Aperitivo Francese
L'Aperitivo Francese tra Tradizione e Modernità
L’aperitivo è quel momento della giornata in cui ci si abbandona totalmente al relax; specie se fatto alla sera, si lasciano da parte le fatiche del giorno e si abbraccia finalmente il meritato riposo.
È un rito diffuso in tutto il mondo, si esce di casa e ci si riunisce con gli amici in una location accattivante ordinando quella bevanda che ci accompagnerà nel dolce viaggio verso la distensione più totale, generalmente accompagnata da stuzzichini o taglieri di formaggi e salumi.
Ogni nazione ha i suoi riti, i suoi ritmi, le sue bevande da aperitivo, e anche e soprattutto i suoi cibi da aperitivo.
La Francia, in tutto questo, non è da meno a nessuno!
Tra i vari aperò (o aperitivi) che si possono ordinare in Francia (ma reperibili anche nei migliori locali), ce ne sono alcuni che sono stati più o meno capaci di far parlare di sé nel resto del mondo.
Si sa, la Francia è quella meravigliosa nazione nota come culla della gastronomia e di quelle piccole delizie che hanno fatto la storia.
Il gusto dei francesi per il saper vivere ha originato dei cocktail davvero particolari di cui vale la pena parlare.
Gli Aperitivi Francesi
Ci sono aperitivi che risalgono a qualche secolo fa, ma senza perdersi nella notte dei tempi, parliamo di quello che già a fine Ottocento costituiva l’aperitivo per antonomasia, ossia il Lillet.
Il Lillet è un vino da aperitivo oggi disponibile bianco, rosso o rosato (all’epoca c’era solo bianco) che poteva essere bevuto da solo oppure miscelato ad altri aromi: era il vino più usato negli anni ‘20 del Novecento come base per molti cocktail in voga a quel tempo.
Il Lillet blanc altro non era che un vino aromatico, ottenuto dalla sapiente unione del vino bianco con liquori alla frutta e successivamente messo a decantare in botti di quercia per un periodo di un anno circa.
La versione rossa viene creata intorno agli anni ‘60 del Novecento utilizzando arance fresche, frutta rossa, vaniglia e spezie.
La versione rosata è invece recentissima (del 2011) e si basa su una miscela di frutti rossi, pompelmo e fiori d’arancio con l’aggiunta di qualche nota speziata.
Ideale da gustare seduti attorno a un tavolo gustando deliziosi formaggi francesi e un tagliere affettati freschi come prosciutto o salame ma anche con tartine, olive o altri finger food.
Un altro aperitivo particolarmente in voga è l’Absente, a base di assenzio, artemisia ed altre erbe aromatiche, particolarmente apprezzato anche dai cosiddetti poeti maledetti i quali sfruttavano il suo potere per così dire allucinogeno fino a rimanerne assuefatti.
Quando nel 1915 fu proibito, si assisté alla nascita del Pastis, particolarmente apprezzato nella zona di Marsiglia, dove non è aperitivo se non si sorseggia appunto dell’ottimo Pastis: una bevanda a base di anice stellato e zucchero e con una minore gradazione alcolica rispetto al suo antenato Absente.
Il Pastis si gusta così: allungato con acqua fredda e ghiaccio; 5 parti di acqua e 1 di Pastis con il ghiaccio rigorosamente alla fine!
Il Pastis oltre che da solo è anche base per altri aperitivi: si possono aggiungere infatti ingredienti come la menta, il pomodoro e la granatina, lo sciroppo di fragola o l’orzata per avere dei cocktail davvero gustosi.
Cugino del Pastis è invece il delizioso Pernod, che si ottiene anziché dalla macerazione, dall’essenza di anice stellato poi distillato con erbe aromatiche in pari quantità quali la menta e il coriandolo.
Dal 2005 si assiste ad un ritorno alle origini: nasce infatti una qualità di Pernod che contiene assenzio in quantità tollerata dalle normative francesi.
Ma gli aperitivi francesi non finiscono qui, fra quelli più in voga possiamo ancora ricordare il Kir, un cocktail che la leggenda vuole prenda il nome dal monaco Kir dell’abbazia di Digione che lo servì ai suoi ospiti; uno degli ingredienti fondamentali è la Crème de cassis, a base di ribes nero macerato in alcol e zucchero.
Quel che è certo è che qualunque di questi aperitivi si scelga, il risultato è sempre buon gusto e meritato relax.