Come fare le Capesante Gratinate alla Francese

Come fare le Capesante Gratinate alla Francese

Ricette lussuose e cariche di eleganza che questi molluschi, custoditi in uno scrigno prezioso, ci regalano per deliziare la vista e il palato

Ci sono tanti consigli per rendere una cena speciale e se si vogliono stupire gli ospiti o, semplicemente, riunirsi intorno alla tavola con i propri cari in un’atmosfera più sofisticata, tutto deve essere preparato con cura.
Il menu dovrà uscire dall’ordinario e cercare quel tocco di eleganza in più da dare all’occasione con primi ricercati e secondi scenografici.
Questa voglia di accuratezza arriva soprattutto in periodi di festa come la Pasquail Natale o il Capodanno, momenti in cui c’è più tempo per dedicarsi all’organizzazione, al buon cibo, alla ricerca di un’idea diversa da portare in tavola, ma è giusto concedersi momenti di sofisticata evasione anche in altri periodi dell’anno.
Per la scelta del menu, sarà d’obbligo trovare ricette che vedano protagonista la più raffinata delle pietanze: il pesce.
Sicuramente scenografiche, sia come gustosi e originali antipasti che come secondi importanti, sono le capesantemolluschi colorati che deliziano vista e palato.
Esistono moltissimi siti riservati a chi ama questa pietanza, con tante ricette che fanno parte della tradizione di diversi paesi del mondo.
Tra tante ricette, vediamo come portare sulle nostre tavole queste raffinate conchiglie con lo stile raffinato che caratterizza la cucina francese.
Non appartengono ad una stagione particolare, si pescano tutto l’anno sia in Italia che altrove.
Ce ne sono molte nell’Alto Adriatico e nel Canale della Manica che bagna la Normandia.

La ricetta più famosa è quella delle Coquilles Saint-Jacques gratinate alla francese, una preparazione facile, senza grandi difficoltà e veloce.
Preparate il brodo vegetale e nel frattempo prendete una padella.
A fuoco lento, fate perdere ai funghi champignon la loro acqua, quindi aggiungete il burro e uno spicchio d’aglio e pochissimo formaggio grattugiato.
Salate, pepate e mettete da parte in una ciotola.
Affettate uno scalogno, lasciatelo appassire nel burro e aggiungete le capesante.
Fate cuocere per 5 minuti e irrorate con tre cucchiai di Armagnac per dare l’effetto flambé.
Aggiungete la crème fraîche e lasciate da parte.
Sistemate i gusci su una teglia ricoperta di carta da forno e da un filo d’olio e riempiteli con il composto delle capesante e i funghi da cui avrete eliminato l’aglio.
Ricopritele con il pangrattato e un fiocco di burro.
Infornate per 10 minuti a 250°.
I contorni adatti sono una semplice insalata con spicchi di uova sode o un piatto di verdure bollite per dare risalto al sapore del piatto.

Gli abbinamenti che questa preziosa conchiglia ci permette, però, sono numerosi e con un costo accettabile, anche se leggermente più care di altri molluschi come le cozze.
La sua raffinatezza, unita a sapori confortevoli e caldi, regala al palato un piacevole incontro di gusti.
E’ adatta anche a chi, in vista della bella stagione, decide di mettersi a dieta e tutelare la propria salute partendo dalla tavola.
Un nido di verza stufata con un porro e una carota tagliati a julienne sarà perfetto per accogliere delle capesante scottate in una padella antiaderente con un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Un secondo gustoso e leggero anche per chi fosse intollerante al glutine.

Una ricetta alternativa ci suggerisce un fantasioso abbinamento con la frutta.
Protagonisti della ricetta, carote e frutto della passione.
Dagli ingredienti più dolci ricercati, questa ricetta, nonostante sia facile, farà apprezzare a tutti le vostre doti culinarie.
Lessate le carote e frullatele con il succo del frutto della passione fino ad ottenere un crema vellutata, salate e pepate.
Cuocete le capesante in una padella antiaderente con poco burro di cacao o un cucchiaio di olio extravergine, un minuto per parte.
Potete riempire le conchiglie con la vellutata e le capesante oppure sistemare ogni capasanta in un cucchiaio di ceramica e servire.

La cucina francese suggerisce tante ricette per arricchire le nostre tavole e farci assaporare questi molluschi pieni di colore.
Pensare di servirli come fossero lumache può essere un’idea allettante!
Cominciate col preparare il burro per lumache lavorandolo nel mixer con aglio, scalogno, mandorle tritate, prezzemolo, e un pizzico di sale e pepe nero.
Prendete del pane in cassetta e con un coppapasta di 5 cm di diametro, ricavate un foro centrale.
Tostate il pane in forno a 180° per 5 minuti.
Quindi, tagliate l’indivia, fatela saltare in padella con due cucchiai di olio e lasciatela appassire.
Lavate le capesanteeliminate il corallo e la pellicina e scottatele in una padella antiaderente con un filo di olio un minuto per parte.
Ora componete il piatto.
Appoggiate le fette di pane su piatti che possano andare in forno, mettete nel foro che avete ricavato in precedenza l’indivia, due noci e una cucchiaio di beurre d‘escargot, coprite con il dischetto di pane ottenuto forando il centro della fetta e infornate a 200° per 2 o 3 minuti. Spolverizzate con un po’ di prezzemolo tritato e servitele calde.

Se avete voglia di impegnarvi e volete dare al vostro piatto un colpo d’occhio più ricercato, vi suggeriamo le capesante con guancialefasolari ed erbe di campo.
Per prima cosa mettete a bagno i fasolari in ciotola con un cucchiaio di sale grosso per almeno 4 ore, curandovi di cambiare spesso l’acqua.
Sciacquateli e trasferiteli in una casseruola con un bicchiere di vermut e un cucchiaio di olio.
Cuoceteli fino a che non si saranno aperti e separate i gusci dai molluschi.
Staccate le capesante dalla conchiglia, eliminate il corallo, lavatele, asciugatele e avvolgetele con le fettine di guanciale.
Rosolatele in una padella su fuoco vivo per 3 o 4 minuti fino a che non saranno dorate.
Mettete 3 o 4 cucchiai del fondo di cottura dei fasolari in una ciotola e aggiungete la salsa di soia e l’aceto.
Adagiate le erbe in quattro coppe trasparenti, mettetevi sopra le capesante e condite con la salsa.

Arriva la primavera, arrivano le giornate calde, e viene voglia di godere di un semplice pranzo all’aperto o di una scampagnata con gli amici, occasioni in cui il barbecue la fa da padrone.
Anche per la gioia dei bambini, vi proponiamo un binomio bizzarro ma dal gusto delicato, gli spiedini di pollo e capesante.
Dovrete solo preoccuparvi di marinare tutti gli ingredienti e il successo sarà assicurato.
Per prima cosa, scottate la carne in una padella con oliorosmarinotimo e aglio.
In un’altra padella dorate le capesante con un filo d’olio e la scorza di un limone e sfumate con il vino bianco.
Tagliate a quadretti il peperonele zucchine e le melanzane.
Prendete un’insalatiera e mettete tutti gli ingredienti a marinare con l’olio, la scorza di limone, uno spicchio d’aglio, il sale e il pepe.
Nel frattempo, frullate il prezzemolo con due cucchiai di olio e una presa di sale e lasciate riposare.
Quindi, componete i vostri spiedini con tutti gli ingredienti, avvolgeteli con un filo di rosmarino e lasciate terminare la loro cottura sulla brace per pochi minuti.
Serviteli con la salsa a base di prezzemolo, ma nulla vi vieta di preparare altre salse per condire i vostri spiedini.

Grazie alla loro forma e al loro colore, le capesante possono essere utilizzate in cucina anche come elemento scenografico di un piatto evocativo.
Pensate ad un grande zucca ripiena di tanto riso nero e le capesante a fare da occhi della vostra zucca di Halloween.
Dovrete avere la pazienza di svuotare una zucca dai semi e dai filamenti e di cuocerla in forno per qualche minuto mentre vi dedicate a preparare il risotto.
In una padella fate imbiondire la cipolla, aggiungete il riso, sfumate con il vino bianco e fate cuocere aggiungendo man mano il brodo di carapaci.
Nel frattempo la vostra zucca sarà pronta, potrete quindi intagliare la polpa e aggiungerla al risotto.
A fine cottura, aggiungete il burro, coprite e lasciate mantecare senza muovere la padella.
Togliete le capesante dal loro guscio e scottatele in una padella con un po’ di burro, un minuto per parte.
Togliete e arrostite nella stessa padella anche le code di gamberi.
A questo punto, potete cominciare a comporre la vostra zucca stregata.
Riempitela con il riso nero e decorate con le capesante e le code di gambero nel modo che più vi piace.

Nella scuola della gastronomia non ci sono limiti, si sa, si impara dalla sperimentazione ed è sempre una strada affascinante che permette di cercare e trovare combinazioni uniche tra prodotti che fanno scoprire sapori inaspettati.
L’unione dei cibi più diversi con il cioccolato, per esempio, ha portato alla ribalta piatti dal sapore alternativo.
Seguiteci in questa ricetta delle capesante alla salsa di cioccolato e provatela, ma attenzione, non è un dessert, è uno dei secondi più adatti se avete ospiti a cena a cui piacciono le sorprese.
Mettete a marinare le noci delle capesante nel rhum per 30 minuti.
Tagliate a julienne la carote e fatele cuocere al vapore.
Tagliate a listarelle anche la scorza di un’arancia e fatela scottare per 5 minuti.
Mettete sul fuoco una padella antiaderente e fate rosolare le capesante da entrambi i lati per un minuto fino a che non si sarà formata la crosticina.
Sciogliete il cioccolato a bagnomaria con il burro e unitevi il rhum.
Insaporite con il rhum anche le scorze d’arancia e le carote.
Componete le vostre capesante riempiendo il guscio con il cioccolato, il mollusco e un ciuffettino di carote e arancia.
Aggiungete una spolverata di pepe e servite subito.

Quindi non solo un piatto di festa, ma un piccolo scrigno dalle mille sorprese e da gustare in qualsiasi periodo dell’anno.