Differenze tra Cucina Francese e Cucina Italiana

Differenze tra Cucina Francese e Cucina Italiana

Cucina Francese e Cucina Italia - Tradizioni Antiche in Tavola

La cucina francese e quella italiana sono due tra le cucine più apprezzate e conosciute nel mondo: la prima perché si basa su piatti ricchi e dall’aspetto raffinato a base d’ingredienti ricercati, mentre la seconda è famosa per saper valorizzare dei piatti a base d’ingredienti poveri, rendendoli saporiti e invitanti.

La differenza di base tra le due cucine s’intuisce subito dal numero di portate del pasto: in Francia si parte dagli antipasti, per passare direttamente a un secondo di carne o pesce, accompagnato da un contorno di verdure e formaggi e si finisce con il dessert.
In Italia invece, si comincia con gli antipasti, spesso sostanziosi, si continua con un bel piatto di pasta, un secondo di carne o pesce, un contorno di verdure cotte o crudeformaggi di vario genere e infine con qualche frutto di stagione e l’immancabile dolce
L’abbondanza dei piatti e il numero delle portate sono alcuni dei motivi per cui la cucina italiana è amata in tutto il mondo, rendendola unica e speciale.

 

Nel paese d’Oltralpe, a differenza dell’Italia, non si consuma un primo piatto di pasta con la stessa quotidianità cui gli italiani sono abituati, sia perché non tutti hanno la pazienza di cucinarla e preparare il sugo per condirla, sia perché quest’alimento non è proprio economico al di fuori dello stivale, e spesso è acquistato solo dai grandi estimatori del genere.

La cucina francese si basa su gusti non tanto diversi da quelli italiani, ma certamente più forti e persistenti al palato: ad esempio, la pasticceria si fonda quasi interamente sull’utilizzo in grande quantità del burro, che si ritrova nei famosi croissant au beurre e nelle tartelettes, spesso farcite con ganache al cioccolato o semplice crema chantilly e frutta fresca; nell’ambito della gastronomia invece, il burro regna incontrastato nella preparazione base delle salse, dalla classica Bechamel alla salsa Mornay, preparata con burro e gruviera grattugiato, che vengono utilizzate sia per le preparazioni di base, sia come accompagnamento ai piatti principali.

Un’altra differenza non da poco che distingue la cucina francese da quella italiana è che in Francia non si può mangiare un’insalata non condita con una salsa apposita: la Vinaigrette.
Questa salsa è realizzata a base di olio e aceto, e dà un tocco in più alle verdure a foglia, rendendole più accattivanti al gusto.
In Italia invece, si preferisce condire l’insalata con semplice sale e olio, anche se qualcuno gradisce ancora aggiungere qualche goccia di aceto bianco o  balsamico, che contrastano ed esaltano i sapori.

Anche i formaggi italiani si differenziano notevolmente da quelli più amati in Francia: dal più conosciuto formaggio da grattugia, che si può mangiare anche da solo tagliato a tocchetti, in Italia vanno per la maggiore i pecorini e i caprini, e in generale tutti i formaggi a pasta dura o semidura, mentre in Francia si preferiscono i formaggi molli come il Camembert, il Tronchetto di Capra e il celebre Brie.

Con la vicinanza dei due paesi ovviamente, molte ricette della tradizione italiana col passare degli anni hanno fatto capolino sulle tavole francesi, camuffando la loro provenienza e diventando ormai di casa nel paese confinante.
Soprattutto nelle regioni italiane del nord, limitrofe alla Costa Azzurra, alcune ricette tipiche hanno spesso un nome diverso da quello francese, ma rimandano alla stessa preparazione e agli stessi ingredienti, come ad esempio la Farinata.
Questa sorta di focaccia salata è preparata in Liguria da centinaia di anni, cotta nel forno a legna con pochi e semplici ingredienti, quali la farina di ceci, l’olio extra vergine d’oliva, l’acqua e il sale, ed è venduta anche nei mercati della città costiera di Nizza sotto il nome di Socca.