Festa dei Lavoratori - Storia e Origine di una Festa Nazionale Francese

Festa dei Lavoratori - Storia e Origine di una Festa Nazionale Francese

Le città francesi hanno davvero tanto da offrire; ogni festività è un pretesto per aumentare la vivacità del paese

Ogni giornata particolare offre una grandissima serie di eventi artistici e culturali sparsi in tutto il paese.

Il calendario delle manifestazioni parigino, ad esempio, è davvero molto ricco.
Esso fornisce, in modo molto dettagliato, informazioni su tutti gli eventi principali della città.
Ma la capitale è ricca anche di tantissime manifestazioni di quartiere.
Ogni settimana, in svariate zone della città, vengono celebrati laboratori artistici o organizzate gallerie d’arte aperte al pubblico.

I francesi godono di undici giorni di festa ogni anno.
Tra tutte queste ha un ruolo particolare il primo maggio, che viene festeggiato sin dal lontano 1889.

Le Fête du Travail ha avuto origine negli Stati Uniti, precisamente nella città di Chicago, dove fu organizzato un evento da parte dei lavori: una dimostrazione di massa per ottenere condizioni lavorative migliori.

Le battaglie operaie erano volte alla conquista di diritti ben precisi; uno di questi era ottenere l’orario quotidiano di lavoro di otto ore.

Queste battaglie portarono alla promulgazione di una legge che fu approvata prima nell’Illinois (USA) e poi, grazie alla Prima Internazionale, venne introdotta in Europa.

La scelta di questa data per ricordare i diritti dei lavoratori venne decretata da gravi incidenti accaduti proprio nei primi giorni di maggio a Chicago durante le manifestazioni delle masse operaie.
Il primo di maggio, si concludeva l’anno contabile, pertanto tanti contratti volgevano a termine; si decise dunque di manifestare in quel giorno proseguendo in quelli successivi.
Per placare i manifestanti le forze di polizia intervennero molto violentemente, tanto che alcuni operai persero la vita.

In Francia, questa è un’occasione per i sindacati di organizzare manifestazioni lungo le strade per presentare le proprie richieste.

Il simbolo di questa ricorrenza è il giglio che viene utilizzato per decorare gli interni ed è una tradizione offrire questo fiore, perché è considerato un portafortuna.

Sin dai primi anni, i manifestanti iniziarono con l’indossare un triangolo rosso all’occhiello.
Con il passare degli anni questo simbolo venne sostituito prima con un fiore di rosa selvatica, canina o rubignosa, fino ad arrivare al mughetto.

Infatti, un’altra tradizione tutta francese, vuole che il primo maggio sia conosciuto anche come festa del mughetto.

La festa del mughetto, in Francia, si celebrava per festeggiare l’inizio della bella stagione.
Con il primo giorno di maggio iniziava a sbocciare la primavera e il mughetto, che nel linguaggio dei fiori, significa “ritorno alla felicità”, acquistava anche un certo significato di civetteria gioiosa.
Venivano organizzati dei grandi balli, chiamati proprio  “i balli del mughetto”, durante i quali i giovani innamorati potevano incontrarsi senza dover essere sorvegliati dai propri genitori.
Infatti i genitori erano banditi da questa festa.
Le fanciulle si vestivano di bianco e i maschietti appuntavano al proprio occhiello un mazzettino di mughetto.

Oggi la festa del mughetto è diventata il simbolo degli incontri amorosi, una specie di secondo San Valentino.

Nella capitale, alcuni stilisti offrirono il mughetto alle proprie operaie che manifestavano in occasione del primo maggio e fu così che questo fiore sostituì la classica rosa, fino ad allora simbolo degli scioperi.

I parigini sono davvero molto legati a questa festa. 

La città di Nantes fornisce l’80% dei mughetti venduti in questa ricorrenza, e questo è l’unico giorno in cui è permesso improvvisarsi venditori di mughetti mettendo il proprio banchetto lungo le strade (l’unica regola da rispettare è di stare almeno a cinquanta metri da un fioraio).