Festa del Peperoncino

Festa del Peperoncino

una Storia che inizia nel 1968 e continua tutt'oggi

Il peperoncino, il classico cornetto rosso dal sapore piccante conosciuto in tutto il mondo, è uno di quegli alimenti che fanno parte ormai della tradizione culinaria europea, sia di casa, sia dei grandi ristoranti degli chef stellati.

Forse non tutti sanno che la pianta del peperoncino non è originaria dell’Europa, ma dell’America meridionale e fu portato nel vecchio continente da Cristoforo Colombo durante il suo secondo viaggio in America, nel 1493.

Questa spezia veniva usata sin da tempi antichissimi dai messicani e dai peruviani, per conservare gli alimenti e per aromatizzare i cibi in mancanza del sale.

In Europa questa pianta si ambientò immediatamente al clima locale, sfortunatamente per gli spagnoli che importandola speravano di guadagnare bene con la sua vendita, ma fortunatamente per gli europei, che la adottarono subito come nuova spezia da utilizzare al posto di sale e pepe, facili da trovare in commercio ma a caro prezzo.

In Francia, nella zona dei Pirenei Atlantici, precisamente a Espelette, si celebra ogni anno dal 1968 la festa del peperoncino, alla quale si riuniscono migliaia e migliaia di estimatori della piccantissima spezia o semplici curiosi e buongustai.
Proprio in questa regione, l’Aquitania, cresce una varietà di peperoncino che si fregia della sigla francese che verifica la qualità del prodotto: l’AOC (che in Italia si può tradurre con la classica sigla DOC).
Questo tipo di peperoncino si differenzia dagli altri per il suo colore rosso scuro, il suo grado leggero di piccantezza e il gusto leggermente fruttato e tostato.

Durante la celebrazione, che si tiene ogni anno l’ultimo fine settimana del mese di ottobre, tutta la città si veste a festa, ornando i balconi e le facciate imbiancate delle case con corone e grandi ghirlande di peperoncini, che rendono il vecchio borgo basco ancora più carino e ospitale.
Durante l’autunno, addirittura, gli esterni delle case diventano quasi monocromatici, da quante ghirlande di peperoncini vengono appese ad essiccare.
Anche il castello, un tempo dimora dei baroni di Ezpeleta e ora sede del municipio, ospita una mostra dedicata proprio alla pianta venerata in questa piccola città basca.

Nei giorni della celebrazione del peperoncino in particolare, ma anche durante il resto dell’anno, è possibile degustare dei tipici piatti baschi nei ristoranti locali di Espelette, come l’Axoa, un secondo piatto a base di carne tenera di vitello macinata, cipolle, pomodori e naturalmente peperoncino, che viene spesso abbinato a dei vini regionali come l’AOC Irouléguy e il Madiran, due rossi dal sapore forte e intenso. 

Un altro piatto tipico che si può assaporare in questo paesino è la Piperade, un piatto basco a base di cipolle, pomodori, peperoni verdi e insaporito con il peperoncino locale, servito solitamente come accompagnamento alla carne e al pesce.
Quest’ultimo piatto è il protagonista di un’altra festa che si svolge in Francia a Salies-de-Béarn tutti gli anni dal 1998 nel giorno dell’annunciazione, il 15 agosto, dove varie squadre si sfidano per preparare la migliore Piperade ed essere eletti “Re della Piperade”.

A Espelette è possibile anche partecipare a una visita guidata delle piantagioni di peperoncino, organizzata gratuitamente dall’Atelier du Piment, che programma anche una caccia al tesoro piccante per i più piccoli. 

Per acquistare invece in loco la celebre spezia, è possibile girare nel mercato rionale oppure fare compere presso le gastronomie e i negozietti locali, che propongono delle degustazioni gratuite e vendono sia il peperoncino essiccato, sia dei composti preparati con questa spezia, come le conserve artigianali da utilizzare sui crostini o delle vere e proprie ghiottonerie francesi, come il Foie Gras au Piment, ovvero il fegato d’oca al peperoncino.