Film e Cucina Francese

Film e Cucina Francese

La cucina francese, oltre ad essere rinomata in tutto il mondo, è anche celebrata dal cinema con film e animazioni che le hanno dato lustro sotto ogni aspetto.

In fondo, la cucina è un’arte, come del resto lo è a pieno titolo anche il cinema, e quando due arti così forti e importanti si incontrano, nascono dei capolavori d’eccellenza.

Una celebra l’altro e viceversa, improvvisamente ciò che all’apparenza sembra inarrivabile, appare tangibile e a un passo dalla nostra portata.

Davanti alla macchina da presa il cibo assume totalmente un’altra connotazione, può essere il carburante per passioni travolgenti, ma anche di liti furibonde.

La cucina dei film, non è mai la protagonista, ma è lo sfondo, la scusa che permette di snocciolare paure e sentimenti dei protagonisti.

Partiamo ad esempio con film che negli anni sono diventati un cult, come ad esempio La cuoca del presidente, un film che ha come protagonista la vita romanzata di Danièle Mazet-Delpeuch, la cuoca di François Mitterand.
La cuoca, nonostante sia oggetto di invidia da parte degli altri cuochi che da tempo sono al servizio nelle cucine del Palazzo, riesce a spiccare e grazie al suo carattere deciso e alla sua indole, con la bontà delle sue ricette conquista in poco tempo il Presidente.

Ma la cucina nei film a volte vuol dire anche riscatto e affermazione di una passione così forte da volerne fare a tutti i costi una vera professione.
È il caso di Chef, in cui un impeccabile Jean Reno, interpreta uno chef stellato che attraversando un momento di crisi rischia di mettere a rischio le sue stelle, e in cui Michaël Youn, nei panni di un tutto fare appassionato di cucina è convinto di avere le capacità per essere un grande chef.
I due s’incontrano casualmente, ma mai incontro fortuito fu più benedetto!
L’unione delle due forze, darà inizio ad una vincente, sebbene bizzarra, collaborazione.

Al grido di “Chiunque può cucinare!” la cucina francese è stata portata all’attenzione anche dei bambini (ma non solo), con il film d’animazione Ratatouille, nome di una delle buonissime preparazioni della cucina francese, la ratatouille appunto, a base di verdure cotte al forno. Ambientato in una magica Parigi intorno al 1970, in pieno boom nouvelle cuisine, il topolino Remy con l’innata passione per la cucina, tenta di realizzare ad ogni costo il suo desiderio. La sua fortuna è di incontrare più o meno casualmente, Alfredo Linguini, uno sguattero maldestro assunto per pietà nel ristorante pluristellato di Auguste Gusteau. I due danno inizio ad un sodalizio, fatto di amicizia e collaborazione, un inno per dire al mondo che la cucina francese e alle sue ricette oltre ad essere ottima è davvero alla portata di tutti.

Ma anche i vini, orgoglio di Francia, sono protagonisti del cinema come si ricorda nel film di successo Un’ottima annata; film inno alla passione per la terra e i suoi frutti, per le vigne e l’amore che si mette nella loro cura. L’amore per la cucina e per il buon vino hanno il dono di cambiare Max, orfano cresciuto dallo zio in Provenza e diventato cinico broker londinese, convinto che “vincere non è tutto: è l’unica cosa”. Quando lo zio muore, Max si ritrova unico erede dei terreni dove è cresciuto e appartenuti allo zio, e parte quindi alla volta della Provenza convinto di vendere tutto e capitalizzare il ricavato. Ma non ha fatto i conti con ciò che quella terra e quelle vigne danno a chi vi entra in contatto. Si riscopre uomo sensibile e rispolvera i valori che lo zio aveva cercato di tramandargli.