Giornata Mondiale della Cucina Francese: 19 Marzo 2015
Questa iniziativa vede tra i promotori Alain Ducasse, lo chef più famoso al mondo, detentore di 19 stelle Michelin e titolare di 27 locali sparsi per il mondo, tra ristoranti, alberghi e bistrot.
Questa iniziativa vede tra i promotori Alain Ducasse, lo chef più famoso al mondo, detentore di 19 stelle Michelin e titolare di 27 locali sparsi per il mondo, tra ristoranti, alberghi e bistrot.
La giornata mondiale della cucina francese vuole essere un riconoscimento alle eccellenze di cui la Francia è detentrice, alla sua naturale predisposizione per l’innovazione e ai valori che compongono la sua gastronomia; una celebrazione del piacere della condivisione, della convivialità e del rispetto per la salute delle persone.
Una volta ideati, i menù partecipanti all’iniziativa sono stati approvati da una commissione presieduta da Ducasse stesso; nei ristoranti aderenti è stato proposto un menù rigorosamente francese che rispecchia totalmente i precetti imposti dalla commissione: sei portate composte da un antipasto della tradizione, a cui seguono un antipasto caldo ed uno freddo, poi il piatto principale a base di pesce e crostacei e pollame, un tagliere di formaggi francesi selezionati e, per concludere, un dessert al cioccolato.
Sulla tavola, presenti etichette francesi per la degustazione e per concludere liquori digestivi della tradizione francese. L’obbligo è usare poco sale, poco zucchero, pochi grassi e dare una notevole importanza alle verdure, celebrate ed esaltate come la tradizione gastronomica francese impone.
Lo scopo della giornata mondiale della cucina francese è rendergli onore e dar risalto ai suoi principi cardine riguardanti la convivialità; un evento mondiale che si è svolto contemporaneamente in tutto il mondo celebrando la cucina francese.
In Italia, per l’evento, tre chef francesi hanno collaborato con altrettanti chef italiani alla realizzazione di un menù a 4 mani appositamente creato per l’occasione; gli chef francesi in questa occasione hanno percorso tutti i passaggi della nostra filiera gastronomica, visitando i produttori locali, selezionando i prodotti del territorio e in contatto diretto con i mercati locali, scegliendo personalmente la materia prima da lavorare.
Lo stesso Ducasse ha affermato che riunire 1000 chef in tutto il mondo, disposti ad elaborare una cena francese coi dettami e le regole ben precise ad essa correlate, sia un segnale forte: questo significa che essi riconoscono che le radici del loro mestiere affondano saldamente in Francia. Molti di loro, infatti, hanno mosso i primi passi in questo Paese e molti altri hanno appreso le basi da chef francesi. Tutti sono consapevoli che la base delle loro conoscenze deriva dagli insegnamenti che la cucina francese impartisce.
Il pregio della cucina francese è quello di creare coesione: una confraternita di uomini e donne che condividono e mantengono vivi i valori che questa cucina ha insegnato a tutto il mondo.
Il culmine della manifestazione in Italia ha visto l’ambasciatrice di Francia in Italia, Catherine Colonna dare il via alla serata di gala presso Palazzo Farnese.
Lo chef dell’Eliseo ha preparato la cena per una cerchia ristretta di invitati: esponenti politici, istituzionali, culturali ed economici.
Senza dubbio è stata una manifestazione di risonanza internazionale, che ha dato lustro a ciò che la cucina francese ha insegnato nei secoli, un modo per celebrare l’eccellenza e ricordare a tutti che l’arte del mangiare bene, del mangiare sano parte da molto lontano e che la Francia con la sua tradizione e i suoi insegnamenti ha reso possibile l’evoluzione della gastronomia di tutto il mondo.