Miele, Marmellate e Formaggio
Se pensiamo a quale cibo rappresenta al meglio la Francia, ci viene in mente il formaggio. Sono tantissime le varietà sparse in tutto il territorio, ognuna con la sua caratteristica, particolarità e il diritto di appartenenza.
I formaggi sono prodotti in Francia fin dai tempi dei romani: venivano realizzati in contenitori di terracotta che avevano la capacità di trattenere per molto tempo i batteri che contribuivano alla formazione del formaggio senza aggiungere il caglio.
Oggi molti formaggi si fregiano del marchio AOP (l’equivalente dell’italiano DOP) e si distinguono 4 categorie di appartenenza dei formaggi: possiamo riconoscere il fermier, che fabbrica il formaggio esclusivamente col proprio latte e mette in atto una metodologia puramente artigianale; l’artisanal, in cui un unico produttore fabbrica formaggio utilizzando il latte di più allevamenti; il coopérative, il cui formaggio viene prodotto in un unico caseificio da latte proveniente da una cooperativa di produttori ed infine l’industriel, dove il formaggio è prodotto con metodi industriali raccogliendo latte di zone diverse.
Ogni regione ha la sua storia e la sua tradizione nella produzione di formaggio: con latte di vacca, di pecora o di capra, la tradizione ne ha originati di diversi tipi, forme e consistenze, in grado di accontentare i palati più esigenti.
I formaggi possono essere consumati accompagnati dal pane, serviti in tocchetti, in una calda e profumata fonduta, serviti in gustosi taglieri con i salumi, o ancora come guarnizione per quiche od omelette. Ma un altro modo sfizioso e goloso di consumarli consiste nel degustarli con marmellate e mieli.
Per procedere a questo insolito ma riuscitissimo abbinamento bisogna partire innanzitutto dalla tipologia del formaggio: gli accostamenti cambiano in base al latte utilizzato (vaccino, ovino o caprino) e alla consistenza della pasta, se è morbida oppure semidura o stagionata.
Una volta identificati questi aspetti questo possiamo scegliere i vari abbinamenti.
Quando si decide di abbinare il miele al formaggio, si deve seguire la regola del contrasto; si devono tenere presente i due alimenti, le caratteristica del primo e le caratteristica del secondo e poi procedere creando un’armonia di sapori; ciò avviene quando i due si compensano.
Se si hanno dei formaggi che presentano note amarognole, ad esempio, non andremo mai ad abbinare un miele di castagno che possiede le medesime qualità ed andrebbe ad accentuarne questa caratteristica, ma preferiremo un miele d’acacia dal sapore più dolce che consentirà di raggiungere il giusto equilibrio di sapori.
Se vogliamo giocare d’astuzia e rendere l’errore praticamente nullo, dobbiamo preferire negli abbinamenti le marmellate e le composte di verdura che ampliano la gamma di abbinamenti rendendo le composizioni pressoché infinite.
Prendiamo ad esempio il Brie: questo formaggio può essere abbinato sia al miele (e la nostra scelta potrebbe ricadere tranquillamente su un millefiori) che alle marmellate (e potremmo abbinare una deliziosa confettura di fichi di pere o anche di mele renette).
Con il Roquefort, un delizioso formaggio erborinato, si abbina perfettamente la cotognata: passato l’impatto iniziale che sembrerà in contrasto, si apprezzerà la totale armonia che si viene a creare.
Al Camembert invece si può abbinare una confettura di melanzane che permetterà di far sprigionare tutta l’intensità olfattiva degli aromi, uniti alla cremosità della pasta.
Le combinazioni sono infinite e dipendono anche dal gusto del singolo; quello che è importante è creare il giusto equilibrio per apprezzare in toto l’armonia fra profumi e sapori.