Omelette: Deuxième étape nella Cucina Francese

Omelette: Deuxième étape nella Cucina Francese

L’omelette è una preparazione della cucina francese a base d’uova sbattute e successivamente fritte nel burro
Che non la si chiami frittata!

La sua origine è da ricercarsi nel latino, da “ova mellita”, piatto tipico della cucina degli antichi romani a base di uova sbattute, arricchite col miele e poi cotte nel forno.
Ingredienti semplici per un piatto gustoso e saporito.

A questo piatto della tradizione è legato un aneddoto piuttosto curioso.
Si racconta che nel XVIII secolo il re di Spagna girava per il suo regno, affamato e lontano da possibili posti di ristoro, quando decise di entrare in una capanna, chiedendo al contadino che vi abitava, di preparagli qualcosa di molto veloce.
Il contadino allora preparò quello che aveva più a portata di mano: un piatto di uova sbattute saltate nel burro.
Il re esclamò quindi “Quel homme leste!” (che uomo lesto) e assaggiò questo piatto nuovo, a lui del tutto sconosciuto.
Da quel giorno, vennero chiamate omelette le uova sbattute cotte nel burro, in ricordo dell’”homme leste” che ebbe l’onore di cucinare per il suo re.

Oggi per preparare una omelette a regola d’arte occorrono pochi ma indispensabili accorgimenti: due, massimo tre uova sbattute e una padella di ferro non lavata o una padella antiaderente ma pulita con carta da cucina.

L’omelette deve essere molto sottile e, requisito essenziale, non deve essere mai girata.

Quando l’uovo s’è rappreso, ma è comunque rimasto “baveuse”, allora la si piega a metà e la si serve, volendo, lucidandola con del burro fuso spennellato sulla superficie.

La particolarità dell’omelette è che, a differenza della frittata, essa non si gira, ma viene piegata a metà, oppure in tre a formare una sorta di rotolo.

Le omelette possono essere farcite e si dividono in due tipologie: omelette dolci ed omelette salate.
Solitamente si dispone il ripieno su una metà e si ripiega su sé stessa.
Questo delizioso piatto a base d’uova, inoltre, può essere degustato sia salato che dolce; il segreto per ottenere un’omelette soffice è quello di aggiungere pochissimo latte alle uova.

La ricetta per preparare un’omelette è un’arte, ma necessita anche di una buona dose di tecnica: il protagonista, l’uovo, dimostra tutto il suo genio in un gioco di temperature, consistenze e uniformità.

Nella sua cottura, bisogna intuire l’esatto grado di compattezza dell’albume, mantenendo l’omelette morbida e umida perché il risultato sia perfetto ed impeccabile.

Forse non tutti sanno che un trucco per avere con certezza delle omelette soffici consiste nell’aggiungere un po’ di latte agli albumi e montarli con decisione; questo garantisce la riuscita di una preparazione molto soffice.

L’omelette è sicuramente un piatto legato alla tradizione, non è concesso prepararla diversamente dai canoni prestabiliti!

La si gusti dolce o salata, ripiena o semplice, deve mantenere la sua parte cremosa all’interno.

La si può accompagnare con verdure di stagione, croccanti e saporite (spinaci, patate, carciofi, zucchine, funghi, etc etc), da salumi (prosciutto cotto o crudo, salame, speck, etc etc), carne o pollo, pesce (in particolare salmone o tonno), accompagnate con sughi o olio extravergine di oliva, ; la si può abbinare a formaggi a pasta morbida o ai più saporiti a pasta dura, accompagnati da marmellate e confetture che ne esaltano il sapore assieme a zucchero o cioccolato a scaglie o sciolto.

Le omelette sono preparabili anche in versione vegetariana.

È un secondo sfizioso o un dolce saporito, che riempie di gusto anche i palati più sopraffini.

È possibile preparare moltissime versioni delle omelette anche vegetariane.

È sufficiente scegliere i giusti ingredienti in base al proprio gusto e il gioco è fatto.

Le omelette si differenziano dalle crepes per ingredienti e tipo di cottura. Infatti nelle crepes è presente la pastella a base di farina e vengono cotte da entrambi i lati.

Anche il risultato è molto differente: la crepes è molto fine, mentre l’omelette è più consistente e può non avere un ripieno venendo gustata al naturale.