Pranzo di Pasqua alla Francese

Pranzo di Pasqua alla Francese

Le ricette dell'antica tradizione gastronomica francese, la voglia di primavera e le storie raccontate ai bambini: come vivono la loro Pasqua i francesi.

La joie de vivre dei francesi si riflette ogni giorno sulle loro abitudini di vita e le cinque settimane di ferie l’anno e le festività pubbliche rispondono all’urgenza di godere della vita, degli amici e della famiglia. La famosa tradizione gastronomica transalpina influenza tutte le occasioni in cui è possibile riunirsi intorno ad una bella tavola e festeggiare.
Tuttavia, in queste occasioni, in un paese così ricco di storia e tradizione come la Francia, le cui news in fatto di cultura e gastronomia riempiono il web, non è solo la tavola a vestirsi a festa e se a Natale la città di Parigi, un esempio fra tutti, si illumina e addobba i suoi viali con migliaia di luci creando una magica atmosfera, così a Pasqua parchi e giardini cominciano a prepararsi alla primavera e i colori e i profumi si sprigionano dal terreno e dai freschi manti erbosi.
Il giorno di Pasqua diventa un evento tanto atteso perché apre le porte alle prime scampagnate, ai picnic nei parchi, alle gite all’aria aperta. Doppia festa quindi, con il grande pranzo che rispetta rigorosamente i dettami della cucina francese e la prima uscita fuori porta, arricchita da tanti piatti della tradizione. Pasqua è infatti ricca di tradizioni culinarie, molte sono diventate una consuetudine, altre si sono perse nel tempo. A causa delle contaminazioni di altre culture del mondo, della moda e delle intolleranze infatti, molti degli ingredienti dei piatti tipici regionali e tradizionali sono stati modificati, senza però, per fortuna, che il gusto della buona tavola sia andato smarrito.

Festa della resurrezione e della gioia, la Pasqua si celebra con cibi rituali e simbolici ispirati alla tradizione cristiana ed ebraica. Ai bambini che sono a casa per le vacanze scolastiche, si racconta che il silenzio delle campane nella settimana santa, dal giovedì al sabato, trova una spiegazione nel fatto che queste sono volate a Roma per essere benedette e tornare cariche di uova e di coniglietti di cioccolata che distribuiranno sorvolando le città. Nelle case, parte la caccia all’uovo e, nei giardini, gli alberi vengono addobbati con uova colorate per dare il via ad una vera e propria caccia al tesoro. Per la gioia dei bambini, e non solo, nelle cucine delle pasticcerie e nelle case si preparano anche piccoli biscotti a forma d’agnello.

Il periodo che precede la Pasqua è caratterizzato da una frugalità che però non sacrifica il palato nonostante i cibi, simbolo di lusso e piacere, siano sostituiti con quelli più semplici e poveri. Per preparare i commensali all’agnello pasquale arrivano sulla tavola verdure, uova e pesce ed è con questi ingredienti che gli chef possono dar sfogo alla loro fantasia e trovare dei modi golosi per rispettare i precetti, aspettando di portare in tavola i primi frutti di mare, sempre molto amati dai francesi. Sicuramente il posto d’onore spetta all’agnello e alle uova, ma il periodo impone anche di dedicare qualche piatto alle verdure novelle donate dalla terra dopo il lungo sonno dell’inverno come segno di rinascita.
La bella stagione che fa capolino diffonde nell’aria voglia di leggerezza e porta con sé tante verdure delicate con il loro sapore inconfondibile di novità.
Un bouquet di profumi che dà vita a ricette fresche e invitanti. D’altra parte, proprio la Nouvelle Cuisine insegna l’importanza di lavorare prodotti freschi, di prima scelta e cucinati solo poche ore prima di raggiungere le tavole, limitando l’uso di zucchero e sale anche per tutelare la salute, messa a dura prova dalle sofisticazioni alimentari sempre più frequenti.

Fra tutte le verdure di stagione e le insalate che spuntano sulle bancarelle dei mercati, gli asparagi novelli la fanno da padrone e arrivano sulle tavole declinati in tanti modi diversi, rendendo possibili preparazioni adatte a tutte le categorie di pranzo, sia ad una tavola elegante, che strizza l’occhio all’haute cuisine, sia ad una bella scampagnata tra amici. E’ finalmente arrivato il momento di uscire di casa e godere dell’aria che diventa tiepida e profuma di natura.
L’ideale dunque è raggiungere in anticipo, per chi può, la casa in campagna per potersi permettere, tra le altre cose, la mattina del sabato, quel rito impagabile che è la colazione nei giorni di festa.
I francesi sono maestri in questo. Immersi nel verde, con il sole che finalmente torna a filtrare dalle tendine, ci si confronta sul da farsi tra un caffè e un croissant e si definisce il menu. Piatti sfiziosi e piacevoli da gustare, secondo i desideri del palato. Oggi, infatti, si cerca di assecondare il tipico menù della tradizione adattando i piatti alle nuove tendenze light o vegetariane e alle ormai comuni intolleranze come quella al glutine. Il menu si apre con antipasti primi, les hors d’oeuvre, a base di uova e asparagi bolliti su cui adagiare delle uova di lompo, seguiti da un’entrée di zuppa di asparagi, colorata e divertente.
Il protagonista indiscusso del pranzo della domenica di Pasqua, però, resta sempre l’agnello. Generalmente si preferisce la carne di un agnello non da latte, da cuocere in forno a temperatura molto elevata e accompagnato da patate novelle, carote e cipolle che creano una salsa gustosa. Una volta fuori dal forno, è bene aggiungere una spolverata di farina alla salsa per renderla più cremosa.
Il gigot d’agneau è un piatto speciale, molto gustoso e succulento, leggermente caramellato, cui è impossibile rinunciarvi in un giorno di festa. I tempi di preparazione non sono lunghissimi, ma è la cottura a richiedere maggior impegno.
Anche la carne di maiale è uno dei piatti unici della tradizione francese, che la sa lunga in fatto di secondi. La ricetta più famosa è sicuramente quella della Boeuf Bourguignon, carne di manzo e pancetta di maiale marinate e cotte a fuoco lento in padella insieme a cipolline stufate e funghi trifolati. Dal fondo di cottura si ricava una salsa aromatica molto saporita con cui la carne viene irrorata prima di essere servita. L’atteso momento del dessert è scandito dai dolci tipici: l’immancabile torta pasquale, un dolce nido di Pan di Spagna al cioccolato che racchiude tante piccole uova colorate e le più sofisticate Crêpes al Calvados, distillato al sidro, condite con fettine di mele, una noce di Burro Dolce Président o una pallina di gelato alla panna. Anche le fragole cominciano ad arrivare sui banconi dei mercati ed è facile trovare, come dessert, una torta composta da pasta sfoglia, crema di vaniglia, fragole fresche e zucchero a velo, una ricetta facile e di sicuro successo. Si sa che la pasticceria in Francia non teme rivali e, soprattutto nelle festività, le speciali ricette della tradizione arrivano su tutte le tavole.

Per tanti francesi, un modo di festeggiare la Pasqua e la primavera che sta arrivando è anche un pic-nic fuori porta, sicuramente con un menu diverso, ma sempre in stile tradizionale. Dalle ceste di vimini, fanno capolino tante ghiottonerie, prodotti della nuova stagione e specialità diverse da regione a regione: carne fredda, insalate fresche e colorate e contorni a base di verdure sono considerate spesso una valida alternativa all’agnello al forno.
Le torte salate sono anch’esse una scelta vincente perché si possono preparare e trasportare con estrema facilità, così come i muffins, che vengono preparati in numerose varianti e sono accompagnati da speciali conserve alla frutta o presentati in una forma di formaggio se si ha voglia di essere originali anche per un pranzo informale.
I muffins possono essere anche preparati come dessert di questo pranzo di Pasqua alternativo, innaffiati con salse alla zucca o salse ai lamponi, protagonisti sui banchi dei mercati di quartiere in questo periodo. Saranno come delle piccole torte monoporzione che renderanno ancora più allegro il picnic. Un altro dolce tipico della tradizione francese è il budino di riso al caramello che può diventare il dolce adatto da portare fuori dalle quattro mura domestiche. Attenzione, però, a non dimenticare almeno un uovo di cioccolato a testa!

Per ingolosire grandi e piccini, anche una pizza salata può essere servita in sostituzione al pane, accompagnata da un ottimo Jambon de Bayonne. Molto pratica da mettere nel paniere è sicuramente la tradizionale omelette. Una tra le ricette più famose e di cui esistono numerose varianti è quella con le punte di asparagi ma la più originale, ben lontana dall’essere adatta ad una gita fuori porta, è l’omelette di Pasqua gigante, che a partire da Tolosa, per tradizione, si prepara il lunedì di Pasqua in diverse città. Nelle piazze viene allestita una padella gigante capace di contenere più di 15.000 uova che vengono cucinate da 40 tra cuochi e cuoche. Un momento folkloristico e di divertimento anche per i bambini che partecipano rompendo le uova e giocando con la montagna di gusci rimasti.

E così, con le campane che volano a Roma, i parchi e la campagna francese, la caccia alle uova per i bambini, l’omelette gigante e la tradizione gastronomica considerata una vera e propria arte culinaria, festeggiare Pasqua nella terra d’oltralpe non potrà che essere un’esperienza indimenticabile.