Il Profiterole: storia e origine di un golosissimo dolce

Il Profiterole: storia e origine di un golosissimo dolce

È davvero difficile resistere a questo dolce, di origine francese, formato da bignè di pasta choux, ripieni di crema o panna e ricoperti di glassa al cioccolato fondente. Generalmente, ogni singolo bignè viene disposto in modo da avere poi una struttura piramidale, chiamata "croquembouche".

Ma i profiteroles non sono sempre stati dolci e hanno delle origini particolari.

Secondo alcuni testi, era un tipo di pane ripieno e cotto sotto le ceneri;  secondo altri erano delle palline di pane secco ripiene di carne e tartufo, da mangiare in brodo.

C’è chi dice che il loro significato sia “piccolo profitto”, poiché i servi, tornati i loro padroni dalle battute di caccia, venivano ripagati con delle palline di carne e di pane secco.

Inizia ad essere conosciuto come dolce quando, nel 1540, Caterina de Medici sposa Enrico II di Francia e porta con sé lo chef italiano Popelini.

Popelini inventò la pasta choux, ovvero la base per la preparazione dei bignè, che divenne molto famosa in Francia.

La ricetta per preparare questo tipo di impasto, dal sapore delicato e quindi adatto sia per i piatti salati che per quelli dolci, è piuttosto facile, o comunque non presenta particolari difficoltà.
Portare ad ebollizione il burro tagliato a tocchetti con dell’acqua e un pizzico di zucchero e di sale.
Aggiungere la farina setacciata mescolando fin quando il composto non si addensa e si stacca facilmente dalle pareti della pentola.
Far raffreddare e amalgamare le uova, una per volta. La pastella risulterà soffice e non eccessivamente liquida. Per la cottura, rivestire una teglia con carta da forno e, aiutandosi con una sac-à-poche, posizionare delle piccole palline di pasta, con una distanza di circa 5 cm l’una dall’altra.
Cuocere in forno preriscaldato a 200 gr.

Al termine, i bignè saranno lisci, dorati e ben gonfi, ma con l’incavo vuoto, pronti per essere farciti.

La versione tradizionale prevede una farcitura con panna montata zuccherata. Ecco i nostri consigli per farcirli con la panna: montare la panna, precedentemente raffreddata in frigorifero, riempire il sac-à-poche e praticare un forellino sotto al bignè per poterlo farcire. Se gradite, potete aggiungere dal cacao alla vostra panna, per una nota di carattere in più.
Far riposare in frigo e dedicarsi alla preparazione della copertura al cioccolato.

Versare panna e latte in un pentolino, portare quasi a bollore e aggiungere pezzetti di cioccolato. Mescolare fino al totale scioglimento del cioccolato; non dovranno esserci dei grumi. Porre in frigorifero per un’ora.

Quando la crema sarà ben addensata, immergere un profiterole alla volta, aiutandosi con due forchette. Far gocciolare per qualche secondo e disporre su un piatto iniziando a formare la basa per quella che poi sarà la croquembouche (la tipica struttura a piramide), da decorare alla fine con dei ciuffi di panna montata.

Questa è la ricetta più classica per i profiteroles, ma le varianti sono tante: con crema pasticcera, crema chantilly, gelato o crema spalmabile alle nocciole. E non dimentichiamo i profiteroles al cioccolato, in cui una fresca e morbidissima crema al cioccolato (fondente o al latte) ne costituisce il ripieno! Anche la glassatura può variare a seconda del proprio gusto e della propria fantasia, per esempio si possono ricoprire i bignè con del cioccolato bianco o dei frutti di bosco.

È una ricetta molto semplice, ma che dà molte soddisfazioni.

Se invece non si ha voglia di preparare la pasta choux è possibile comprarla già pronta al supermercato, o in pasticceria, o acquistare dei bignè già pronti da farcire. 

I profiteroles sono utilizzati anche per guarnire la torta Saint Honorè, altro tipico dolce francese composto da pasta choux e pasta sfoglia, farcito con crema chiboust: una crema pasticcera alleggerita con meringhe.

È consigliabile consumare i profiteroles freschi e poi è possibile conservarli in frigo, chiusi in un contenitore ermetico, per un giorno.