Storia dell'Epifania nella Tradizione Francese

Storia dell'Epifania nella Tradizione Francese

Sin dal Medioevo, il giorno del 6 Gennaio in tutta Europa si celebra la festa dell’Epifania, che secondo la tradizione corrisponde a dei giorni molto importanti per la religione cristiana: il giorno in cui i Re Magi andarono da Gesù bambino a portare i doni per la sua nascita, quello in cui avvenne il primo miracolo delle nozze di Cana e infine il battesimo di Gesù.

Al contrario dell’Italia, in Francia nel giorno dell’Epifania non si usa donare ai bambini le caramelle, il carbone nero dolce o ancora dei veri e propri regali, ma si prepara una semplice torta chiamata “Galette des Rois”.

Questo dolce ha origini antichissime, risalenti addirittura ai tempi dell’Impero Romano, quando veniva preparata una torta contenente all’interno la “fève”, una vera e propria fava, poi sostituita negli anni con una statuina di ceramica.

Secondo la tradizione, si tagliano tante fette di dolce quanto gli invitati a tavola, più una chiamata “la parte del Buon Dio”, riservata a una persona povera nel caso si fosse presentata alla porta di casa.

Sempre secondo la tradizione, i panettieri che la preparavano avevano la premura di offrirla ai loro clienti più importanti. 

Nonostante venne vietata prima dai cardinali ai tempi dei Romani e da Luigi XIV poi, il popolo continuò a prepararla per celebrare questa festa.

Il motivo per cui il Re non vedeva di buon occhio questo dolce, è perché chi trovava la statuina che veniva nascosta al suo interno prima della cottura, diventava il “Re della festa” e indossava una coroncina sulla testa, e naturalmente il Re non voleva che ci fossero vari re in giro oltre a lui, anche se solo per gioco.

La torta “Galette des Rois” è un dolce molto semplice da preparare anche a casa, poiché richiede pochi ingredienti, facilmente reperibili al supermercato.

Prima di tutto bisogna munirsi di due rotoli di pasta sfoglia, possibilmente di forma rotonda, stenderne uno su una placca da forno e riempirlo con la farcia preferita.

All’interno delle sfoglie è possibile inserire la crema tradizionale frangipane a base di uova, mandorle macinate, burro e rum oppure del gustoso cioccolato, un composto di mele, pere o ancora nocciole o lamponi.

Dopo aver steso la crema fino a un paio di centimetri dal bordo, mettete la fava o la statuina in un punto della torta e ricoprite il tutto con l’altro disco di pasta sfoglia.

Pressate i bordi con le dita e formate un piccolo orlo, decorandolo con i rebbi della forchetta.

Con l’aiuto di un coltello, abbellite la sfoglia con dei decori a forma di graticcio, poi spennellatela con un tuorlo d’uovo e cuocete il dolce nel forno fino a doratura.

Per non far gonfiare troppo la sfoglia superiore è consigliabile fare dei piccoli buchi con la forchetta sulla pasta.

Fate cuocere la torta per circa venti minuti a circa 200°, finché sarà dorata sia sopra sia sotto.

Dopo la cottura, la torta viene decorata con una coroncina in carta dorata che verrà poi indossata da chi trova la statuina nella propria fetta.

Nel Sud della Francia invece, al posto di questo dolce povero, viene preparata una torta di pasta brioche a forma di corona con la frutta candita e aromatizzata all’acqua di fiori d’arancio, decorata con zucchero in granella. 

Per preparare questa versione del dolce occorre impastare la farina, le uova, il latte, lo zucchero, il sale, il burro e il lievito, a mano oppure nella macchina del pane, in modo da ottenere una pasta brioche.

Dopo aver fatto lievitare al caldo l’impasto per circa due ore, formate una corona sulla placca del forno e lasciatela lievitare per altri quaranta minuti.

Spennellate la parte superiore con il tuorlo d’uovo e cuocete in forno per circa trentacinque minuti.

Si può decidere se decorare la torta brioche con lo zucchero in granella prima della cottura, oppure dopo spennellando la superficie con della marmellata e guarnendo la ciambella con frutta candita e granella.