Crespelle con peperoni, rucola e brie

Crespelle con peperoni rucola e brie
Scopri il protagonista
Brie Forma Président 1 Kg
Brie forma
tps cuisson
TEMPO TOTALE: Più di 30 minuti
PORTATA: Crêpes
INGREDIENTI PER: 6 persone
difficulte
DIFFICOLTÀ:
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Le crespelle con peperoni rucola e brie sono una pietanza dal sapore inconfondibile.

Una ricetta che associa perfettamente i piaceri golosi della buona tavola in un piatto delizioso, che sposa alla perfezione il gusto dei peperoni con quello di rucola e Brie Président.

Ingredienti

  • 100 g di farina
  • 1 uovo
  • 1 mazzetto di rucola
  • 1 bicchiere di latte
  • 2 peperoni
  • 1 scalogno
  • 150 g di polpa di pomodoro
  • 200 g di Brie Président
  • olio extravergine d’oliva q.b.
  • sale q.b.
  • peperoncino in polvere q.b.

Preparazione

Per realizzare le crespelle con peperonirucola e brie, dovete prendere prima di tutto una ciotola di medie dimensioni e metterci dentro la farina setacciata con un pizzico di sale, il tuorlo d’uovo e qualche cucchiaiata di latte.

A questo punto lavorate a crema il tutto; dopodiché diluite il composto con il resto del latte e mescolate ancora, fino ad ottenere una pastella bella liscia.

Appena pronta, mettetela a riposare per 2 ore.

Nel frattempo mondate ed affettate i peperonirosolateli insieme allo scalogno e alla polpa di pomodoro in poco olio extravergine d’oliva ed aggiustate di sale.

Trascorse le 2 ore, sbattete l’albume a neve e unitelo alla pastella.

Ad operazione conclusa, ungete d’olio extravergine d’oliva una padella e scaldatela su fiamma regolare.

Appena risulterà calda, versate due cucchiaiate di pastella al suo interno e fatela dorare velocemente su entrambi i lati.

Seguendo questo procedimento realizzate tutte le crespelle.

Infine farcitele con un triangolo di Brie Président, un po’ di rucola e una cucchiaiata di peperonata.

Concludete le vostre crespelle con peperoni, rucola e brie, spolverizzandole moderatamente di peperoncino in polvere e passandole per qualche istante in forno caldo.

Curiosità

Nativo del Sud America, il peperoncino è tutt’oggi presente allo stato selvatico in numerose specie. Queste ultime sono denominate specie wild lungo la zona delle Ande e nella foresta atlantica del Brasile.

Grazie alla sua adattabilità, il peperoncino ha conosciuto una forte diffusione già a partire dall’epoca precolombiana.

Diversi reperti archeologici dimostrano che il peperoncino era già diffuso in Messico nel 9000 a.C. e, come pianta coltivata, nel centro America nel 5000 a.C..

Il peperoncino è arrivato in Europa con Cristoforo Colombo, che lo battezzò “pepe delle Indie”.

A testimoniare l’uso del peperoncino nelle popolazioni autoctone sono le parole di Bartolomeo de Las Casas, il quale, parlando della prima spedizione di Colombo, affermava che la spezia consumata dalle popolazioni del luogo era abbondante ed era più importante del pepe nero.

In Europa, una volta importato, il peperoncino ha avuto un grande successo tra le classi più disagiate, soprattutto grazie al suo basso costo, dovuto alla capacità della pianta di adattarsi e fruttificare.