Le Brasserie: Origine e Storia dei Piccoli Ristoranti Francesi

Le Brasserie: Origine e Storia dei Piccoli Ristoranti Francesi

La Francia è conosciuta soprattutto per la sua cucina molto raffinata e particolare, ma non bisogna dimenticare la semplicità (e la bontà!) di alcuni dei suoi ingredienti, che sono un po’ anche il simbolo di questo paese, come la baguette, i formaggi, i vini, il burro e le salse.
Questi ingredienti sono solo apparentemente semplici, se si pensa al fatto che, in Francia, sono presenti ben 350 tipi di pane e 400 di formaggi.
Uno dei luoghi in cui è possibile fermarsi a mangiare qualcosa, senza spendere molto ed aspirando ad un pasto semplice e veloce, è la Brasserie.

Non è facile dare una vera definizione a questo nome: se è possibile scegliere tra più di cinque vini, allora si parla di wine bar. Se il menù cambia spesso, magari a seconda delle stagione, allora si tratta di Bistro. 
La Brasserie ha un servizio veloce; è possibile ordinare cibo anche in tarda serata; le tovaglie – generalmente – sono bianche ed è possibile scegliere tra diversi tipi di birra artigianale, alla spina.
Indifferentemente dalla sua definizione, la Brasserie è un posto molto popolare e, in alcune di queste, è possibile mangiare un’ottima zuppa di cipolle (soupe à l’oignon).

Uno degli aspetti che rende così popolare la Brasserie è l’aria un po’ nostalgica, ma allo stesso tempo affascinante, che porta con sé sin dalla sua nascita, avvenuta in uno dei più bei periodi parigini, la Belle Époque.

Inoltre, in una Brasserie è possibile mangiare frutti di mare raffinati o scegliere il piatto del giorno (sempre disponibile), più economico, come un “steak haché” (hamburger).

Le Brasserie nascono come fabbriche di birra, trasformatesi in ristoranti in seguito alla rivoluzione industriale.
Le prime Brasserie sono Alsaziane.
È in Alsazia che si produceva la birra artigianale (in francese “brasser”) ma gli abitanti del posto, per lo più agricoltori, non ne erano dei grandi consumatori. 
La birra inizia a diventare molto più popolare quando, nel diciottesimo secolo, il costo del vino sale. 
La produzione di birra inizia ad aumentare e ad essere esportata in tutta la Francia.

Durante la guerra franco-prussiana numerosi rifugiati si stabiliscono a Parigi e i locandieri alsaziani iniziarono ad aprire le prime Brasserie.
Poco dopo capiscono di dover offrire anche qualcosa da mangiare (come pane, formaggio e salumi) per meglio accompagnare la loro birra.

La prima Brasserie parigina risale al 1864, situata nei pressi della Bastiglia.
In questa zona, al tempo, diversi alsaziani lavoravano nelle falegnamerie.
Il luogo diventò, quindi, presto molto frequentato dai clienti, che dopo una lunga giornata di lavoro si fermavano per riposare, godendosi una buona birra artigianale alla spina.
La birra veniva servita in bicchieri di terracotta che i consumatori portavano da casa e veniva accompagnata con delle “delicatessen”, salumi e crauti.
Poco a poco, divennero anche dei veri e propri luoghi di intrattenimento, frequentati dagli artisti del tempo.
Si pensi al pittore Édouard Manet e al suo celebre dipinto “La serveuse de bière dans la brasserie de Reichshofen”.

Nel diciannovesimo secolo le Brasserie diventano delle vere e proprie istituzioni.
Le persone iniziano ad incontrarsi qui, dandosi appuntamenti ad orari stabiliti, per chiacchierare in un ambiente tranquillo, alla mano, dove le cameriere sono gentili.
Oggi è possibile trovare diverse tipologie di Brasserie, alcune con arredamenti più raffinati, curati da designer, altre invece che conservano il loro stile semplice.
piatti, però, sono sempre quelli della cucina tradizionale francese, come lo “steak frites” (carne accompagnata da patatine fritte) o la Choucroute, un piatto alsaziano con carne di maiale e crauti.
Qualunque cosa si scelga di mangiare, si raccomanda di accompagnarla con un’ottima birra artigianale.