Moulin Rouge e Vie di Parigi

Moulin Rouge e Vie di Parigi

La magia delle strade illuminate di notte, i vicoli e le piazze suggestive, i quartieri di una Parigi che dalla Belle Époque eredita sensualità e fermento celebrati dalla pittura e dal cinema.

aris, la Ville Lumière, chiamata così per l’affascinante luccichio notturno che la illumina e rende magica e diversa da qualsiasi altra città durante le ore della sera. Nasconde e regala continue sorprese che non smettono mai di stupire e sedurre.

Crocevia di diverse culture, punto d’incontro per poeti, artisti e cantanti, meta di visite continue, da anni oramai Parigi è forse la città più romantica del mondo, nonostante Roma le contenda il primato. La bellezza della sua architettura, dei suoi monumenti, i suoi scorci, i meravigliosi musei che vantano tra le collezioni più rare e importanti, la rendono unica e imperdibile. Una città grandiosa ma capace di risultare intima anche a chi la visita per la prima volta.

Grazie alle molte domande, le compagnie aeree lanciano spesso numerose offerte speciali molto convenienti, anche collegate con la prenotazione dell’hotel. E’ quindi possibile raggiungere Parigi a prezzi ragionevoli in qualsiasi periodo dell’anno, avendo modo di programmare anche un fine settimana dell’ultimo momento, dal sabato alla domenica. L’arrivo di marzo e della primavera sono l’occasione giusta per cominciare a pensare di organizzarsi. I servizi che Parigi offre ai suoi turisti sono numerosi ed efficienti e si trova davvero tutto, dai parchi per fare sport all’aria aperta, ai ristoranti con menu sofisticati, ai musei, alle meravigliose chiese, ai bar che espongono, sui larghi marciapiedi, banconi pieni di cose gustosissime da gustare per i quartieri, il cuore pulsante della città.

Tipicamente francesi, ma non solo, sono i food truck, dei veri e propri ristoranti su ruote. Dal design semplice o incredibilmente raffinato, queste speciali vetture si spostano lungo i quartieri parigini e, quando parcheggiano, si aprono come un fiore per offrire ai parigini e agli affamati turisti, tutto il meglio dello street food francesecrêpes dolci e salate, rigorosamente cucinate al momento; baguette farcite con salumi, verdure e i formaggi locali (come il Camembert o il Brie); semplici jambon beurresalsiccepatatine fritte; gli immancabili croissant dolci e la più recente invenzione della rinomata pasticceria francese, i coloratissimi macarons.

I food truck sono molto belli anche di notte quando, con tutte le loro luci accese e gli arredi stravaganti, contribuiscono ad aggiungere fascino alle strade della città.

Parigi da vedere, da vivere, da scoprire, da amare per sempre. Una foto nella mente che difficilmente potrà svanire.

Caratterizzata dai suoi Quartiers, Parigi sembra un mosaico di villaggi che fanno da contraltare alla sua dimensione metropolitana. L’importanza di Parigi si nota nelle trasformazioni culturali e di costume. Ancora oggi le atmosfere, i profumi, la musica delle strade e dei sotterranei della Parigi moderna, rievocano cambiamenti di stile e rivoluzioni seducenti che rendono, chiunque la visiti, disponibile e aperto alla ricerca di un personale cambiamento, di una nuova scoperta di sé.

Montmartre

Un’atmosfera particolarmente pittoresca la regala il quartiere di Montmartre, a nord di Parigi, che fu annesso alla città nel 1860 e che conserva ancora la sua identità.

La collinetta, Monte dei Martiri, deve il proprio nome alla credenza popolare che su questa altura fosse stato decapitato Saint Denis, primo vescovo della città. La vista su Parigi, le vigne cariche d’uva e le sue incantevoli piazzette fanno parte di un irresistibile richiamo per artisti e pittori che di giorno, con il loro cavalletto, immortalano i turisti durante i loro viaggi o i parigini in una domenica di evasione.

Montmartre e arte formano un connubio indissolubile: il fascino che gli conferirono i giovani artisti che qui abitavano e lavoravano, avvolge ancora chiunque arrivi, insieme al dolce suono della fisarmonica che si comincia a sentire non appena ci si avvicina alla splendida Place du Tertre. E’ il luogo delle guinguettes (balere) e dei café-chantant che animano questo borgo tutto da scoprire.

Dominato dalla Basilique du Sacré Coeur, è il quartiere più ripido di Parigi che acquista, grazie alle stradine che si intrufolano tra le case ricoperte di edera, un’atmosfera fiabesca. Il tour di questo quartiere va da Place Pigalle verso Place Blanche al Sacré Coeur e a Place du Tertre e, arrivando a piedi di sera, si viene conquistati dalla famosa sagoma rossa del mulino in movimento che con le sue luci rievoca un passato in cui il Moulin Rouge incarnava il mito di Toulouse-Lautrec e di Pigalle.

La vita notturna di Parigi risale alla Belle Époque, il periodo gaudente della fine del XIX secolo, quando i cabaret di Montmartre erano music hall, circhi e club di spogliarello. Mecca di artisti, scrittori, poeti e appassionati d’arte che, insieme ai rampolli delle famiglie benestanti della borghesia parigina, erano clienti affezionati di bordelli, cabaret e ritrovi di ogni genere che contribuivano a creare il luogo peccaminoso che circondava Montmartre. Con il tempo, anche la classe lavoratrice francese si avvicinò piano piano alle generali seduzioni del quartiere.

Il Mouling Rouge

Il Moulin Rouge è la più celebre tra le sale da ballo che scandalizzavano i benpensanti dell’epoca. Era il teatro dove leggerezza e gioia di vivere erano le parole d’ordine, dove nacque il Can Can, ispirato alla vecchia quadriglia, e le ballerine furono immortalate sulle tele di Henri de Toulouse Lautrec che oggi si possono ammirare al Musée d’Orsay che vanta una collezione di grandi opere di maestri come Renoir, Gauguin, Cezanne, Sisley, Manet, Monet, Degas. L’antica stazione ferroviaria (la Gare d’Orsay) che ospita il museo è di per se stessa un capolavoro dell’Art Nouveau.

La ballerina sicuramente più famosa fu Jane Avril, vera star della storia del Moulin Rouge, figlia di un nobile italiano, approdò per caso al cabaret e subito divenne ballerina solista di cui addirittura si scrivevano lunghi articoli sui giornali della città. Le pale del Moulin sovrastano la Place Blanche, chiamata così perché un tempo questa zona era ricca di cave di gesso. Un tempo a Montmartre esistevano più di trenta mulini a vento usati per pressare l’uva e macinare il frumento ma gli unici due a essere rimasti sono il Moulin Radet e il Moulin de la Galette che, dopo essere stato trasformato in una sala da ballo nel XIX secolo a seguito della crocifissione del suo proprietario Pierre-Charles Debray, ucciso durante l’assedio di Parigi nel 1814 per mano dei russi, e aver ispirato alcune tele di Renoir e Van Gogh, oggi è un famoso ristorante.

E’ da sapere, infatti, che il Moulin Rouge non è un vero mulino, ma fu costruito da Charles Zielder che insieme a Joseph Oller pensò, proprio a seguito della fortuna che il Moulin de la Galette stava ottenendo, di creare un altro cabaret e di costruire sul tetto dell’edificio un mulino finto. Ovviamente il successo fu immediato.

Oggi il Moulin Rouge è diventato un raffinato locale frequentato perlopiù dai turisti. Le riviste conservano ancora oggi tutto lo sfavillio che affascina il pubblico sin dal 1889. Il prezzo dei biglietti parte da 90 euro a serata fino a un massimo di 150 euro con la cena e di solito comprende una bottiglia piccola di champagne. E’ possibile prenotare per gli eventi e tutte le informazioni si trovano nella home del sito del cabaret. Le più belle ballerine del mondo, una vera e propria categoria selezionata ad hoc, le Doriss Girls, versione moderna di Jane Avril e La Goulue, il cui numero è arrivato a sessanta, lasciano roteare in aria boa di piume e le loro gambe si scatenano tutte al ritmo coinvolgente e divertente del can can. Le coreografie sono sempre sfarzose così come i costumi che sono più di mille, tutti coloratissimi e fatti di paillettes e strass disegnati da rinomati stilisti e realizzati dagli atelier più famosi. Uno spettacolo negli spettacoli.

Sfarzo e colore sono i protagonisti anche dello show che regala il Carnaval di Parigi. Forse non tutti lo conoscono, ma veniva festeggiato già dal XV secolo. Nel mese di febbraio parte una sfilata di carri e bande che regalano a Parigi un’atmosfera di festa e spensieratezza.

Il Moulin Rouge sullo schermo

L’influenza di queste atmosfere e della seduzione parigina della Belle Époque arriva anche al cinema e nel 2001, ispirato alla Traviata di Giuseppe Verdi, esce nelle sale cinematografiche il musical Moulin Rouge, egregiamente diretto da Baz Luhrman. Il premio Oscar Nicole Kidman è Satine, una ballerina del famoso locale che si innamora di un giovane aspirante attore londinese, Christian, interpretato da Ewan McGregor. La loro storia d’amore e passione, nata da un equivoco, è molto tormentata e riserva un finale tragico perché Satine morirà di tisi proprio sul palcoscenico su cui Christian l’aveva conosciuta e la vedrà per l’ultima volta. Una recensione lo definisce uno dei migliori film musicali della storia del cinema e forse per questo lo propongono spesso anche in TV.

Il regista che è anche sceneggiatore, ripete il meccanismo di Romeo e Giulietta e costruisce un inno alla libertà e all’amore utilizzando, con il chiaro intento di risultare originale, il rock degli ultimi trent’anni adattando brani di David Bowie, Madonna o Elton John. L’eterna lotta dell’amore e della morte è ambientata nella Parigi d’inizi 900 e accentua l’irrealtà del sogno di Satine e Christian. Ma già nel lontano 1952 il cinema accoglieva un Moulin Rouge diretto da John Huston e che racconta la vita del pittore Toulouse-Lautrec che immortalò la fauna della vita notturna parigina, pur essendo condannato dalla sua deformità fisica alla solitudine e all’alcolismo. Fu interpretato da José Ferrer che, per entrare nella parte, recitò per tutte le riprese del film in ginocchio. Questo film valse l’Oscar alle scenografie e ai costumi.

Andando ancora a ritroso nel tempo, troviamo nella cinematografia francese del 1925 il film muto Le Fantôme du Moulin Rouge del regista René Clair.

E tra storie d’amore tormentate, balli in cui il movimento del corpo evoca un moto introspettivo che riflette un desiderio profondo di vita e libertà, stradine e vicoli in cui è possibile trovare un angolo d’intimità nel caos di oggi, Parigi è consacrata da sempre una delle città più belle del mondo e, con i suoi quartieri, regala ai suoi avventori giorni indimenticabili.