Omelette con Camembert

Omelette con Camembert

Per i francesi preparare un'omelette è un'arte: in questo articolo troverete alcuni suggerimenti utili per realizzare un'omelette con camembert degna dei migliori chef d'oltralpe.

Il camembert è un formaggio delizioso e aromatico, considerato uno dei simboli gastronomici della Francia in tutto il mondo. Delizioso mangiato da solo, in piccoli quadratini o in sottili fettine perfette per uno sfizioso aperitivo, raggiunge l’apice della bontà una volta fuso o messo a contatto di ingredienti caldi e gustosi, come la pasta o le uova.

Ingrediente di saporite omelette, il camembert risulta ancora più delizioso e in grado di trasportarvi nella tradizione gastronomica delle regioni più famose della Francia. Dato che per i francesi preparare un’omelette è più un’arte che una semplice operazione culinaria, nei prossimi paragrafi troverete alcuni suggerimenti utili per realizzare un’omelette con camembert degna dei migliori chef d’oltralpe.

I sapori della tradizione

Anche se alcuni considerano l’omelette un piatto di origine italiana e ancora prima dell’antichità romana, i francesi rivendicano la paternità di questa ricetta, realizzata nelle loro migliori cuisine fin dal Cinquecento.

Questa deliziosa pietanza, in verità, è di semplice e veloce realizzazione e soprattutto è indicata se dovete preparare una buona cena per molte persone e avete poco tempo. La cottura della perfetta omelette richiede infatti pochi minuti per porzione e, con la giusta quantità di ingredienti e i giusti strumenti a disposizione, potete soddisfare in poco tempo un gran numero di commensali.

L’ingrediente base del piatto sono le uova, meglio se fresche e di medie dimensioni, e in genere per una buona porzione se ne dovrebbero usare due per persona. Altro ingrediente fondamentale è il burro, talvolta sostituito con l’olio extravergine d’oliva, che deve essere utilizzato per ungere la padella antiaderente e ben scaldato prima di versarci il composto a base di uova. Per rendere lucida e ancora più invitante la propria omelette, c’è anche chi sceglie di utilizzare una piccola noce di burro per strofinare la superficie dell’omelette una volta pronta e servita nei piatti.

Per dare il giusto sapore, non mancate di aggiungere al composto di uova un pizzico di sale e pepe, ma, se volete aggiungere un tocco creativo al piatto, potete provare ad arricchirla con spezie profumate o con erbe aromatiche fresche: origano, prezzemolo, erba cipollina, tritati alla perfezione possono essere uniti al composto per aromatizzarlo con gusto.

Infine il ripieno. Anche se l’omelette è un piatto davvero delizioso anche nella sua forma più basica e senza aggiunte, molti decidono di guarnirla, arricchirla o riempirla di ingredienti gustosi: prosciutto, cotto o crudo, pancetta, fresca o affumicata, lardo, ma anche spinaci, zucchine, pomodori, potete farcire le vostre omelette con ingredienti semplici e naturali, ma di sicuro non sbaglierete mai aggiungendo al composto o farcendola a fine cottura con il formaggio.

I più indicati sono quelli fondenti e a pasta molle e il migliore di tutti è il Camembert Président.

Il camembert: un formaggio che conquista

Se volete restare nell’ambito della cucina francese, nei suoi sapori e nei suoi odori, l’ideale è abbinare alla vostra omelette un formaggio francese delizioso e aromatico come il camembert.

Questo formaggio viene prodotto in Normandia fin dalla fine del XVII secolo: è a questo periodo che risalgono diversi documenti scritti, che fanno riferimento a deliziosi prodotti caseari realizzati nel paese di Camembert, il piccolo paese d’origine da cui il famoso formaggio ha preso il nome.

Il successo di questo formaggio è stato segnato dalla sua comparsa nel Dictionnaire Universel Géographique et Historique, grazie a un articolo scritto da Thomas Corneille nel 1708. È solo verso la fine del Settecento che venne messa a punto la tecnica di fabbricazione casearia del camembert, grazie all’opera di una contadina del villaggio, Marie Harel, e di un prete originario del paese di Brie, già famoso per la produzione di formaggi di questo tipo.

La tecnica di fabbricazione tradizionale che misero a punto, eseguibile anche in ambito domestico, prevedeva di inoculare il latte di mucca crudo, quindi riscaldato non oltre i 36-37 °C, con batteri mesofili e poi con il caglio. Una volta coagulato, si otteneva la cagliata: questa veniva tagliata, salata a dovere e trasferita all’interno di apposite formine circolari, che venivano girate ogni sei o dodici ore per disperdere tutto il siero. Trascorse 48 ore si otteneva una forma di formaggio da 350 grammi, che veniva poi spruzzata in superficie con una miscela a base di acqua e muffe “buone” e poi lasciata a stagionare per 4 settimane. Trascorso il periodo di stagionatura, si otteneva la caratteristica crosta fiorita, mentre l’interno rimaneva molle e aromatico; la forma veniva quindi avvolta in un foglio di carta oleosa e poi riposta in scatole di legno di pioppo, per una perfetta conservazione.

Il camembert originale è quindi un derivato del latte, in quanto viene prodotto utilizzando latte vaccino: per realizzare una forma di circa 250 grammi ci vogliono quasi 2 litri di latte. Si tratta di un formaggio molto simile al brie, anch’esso un prodotto caseario francese di fama internazionale: sono entrambi formaggi a pasta molle, caratterizzati dalla presenza di una crosta fiorita bianca commestibile, ma, a differenza del brie, il camembert è caratterizzato da un odore forte e pungente.

Esistono diversi tipi di camembert che differiscono per alcune varianti nel processo di produzione e di stagionatura: il Camembert di Normandia, il Camembert al Calvadosa, il Camembert fermier, il Camembert stagionato al sidro, ma l’unico che possiede il marchio di Appellation d’origine contrôlée (AOC) è il Camembert di Normandia.

Come si prepara una perfetta omelette alla francese

L’omelette è una preparazione semplice ma per farla a regola d’arte bisogna seguire le indicazioni e le tecniche dei migliori cuochi e chef francesi. Intanto, perché l’omelette mantenga il giusto spessore e risulti alla fine bella gonfia e morbida, l’ideale sarebbe utilizzare una padella antiaderente di 18 cm di diametro, versando al suo interno tre o al massimo quattro uova sbattute, in modo che il composto non superi gli 0,5-0,6 centimetri di spessore.

Anche questa operazione di sbattitura delle uova va compiuta con un certo garbo: una volta rotte le uova all’interno di una ciotola o di una terrina, dopo aver aggiunto un pizzico di sale e pepe ed eventualmente altre erbe e spezie, potete iniziare a sbatterle con una forchetta, avendo cura di amalgamare lievemente tuorli ed albumi, senza creare un impasto troppo liquido. Se tuorli ed albumi resteranno un poco legati, una volta cotta, l’omelette raggiungerà una consistenza più morbida e resterà umida all’interno. Per rendere la preparazione ancora più gonfia e spumosa, c’è anche chi sceglie di aggiungere una maggiore quantità di albumi e amalgamarli al resto del composto, in modo che la preparazione si gonfi al punto giusto durante la cottura.

Perché l’omelette cuocia alla perfezione e non si attacchi alla padella, è necessario ungere bene quest’ultima con una sostanza grassa, ossia con del burro o con dell’olio extravergine di oliva, in modo che la preparazione scivoli sulla superficie antiaderente e permetta di compiere tutte le successive operazioni.

Una volta versate le uova in pochi secondi esse inizieranno a rapprendersi, per cui è necessario smuoverle velocemente con una spatola; a questo punto dovete inclinare la padella e dare dei colpetti per far concentrare le uova sul bordo della padella. Una volta che l’omelette avrà iniziato a prendere forma, dovete rapidamente fare un lieve movimento rotatorio con il polso, per fare in modo che il bordo più esterno dell’omelette si ripieghi verso il centro, facendole assumere la caratteristica forma ovale e lasciandola bella gonfia.

Una volta ottenuto questo fagottino rigonfio, dorato all’esterno e morbido e umido all’interno, la vostra omelette alla francese è pronta e potete servirla facendola scivolare delicatamente nei piatti inclinando la padella. Con un abile gioco di mano e un po’ di pratica riuscirete in pochi minuti a realizzare delle omelette perfette e fragranti, ottime per una colazione salata un po’ originale e perfette come secondo o come piatto unico, per un pranzo o una cena ricchi di gusto.

Quando omelette e camembert si uniscono

Utilizzare il camembert per farcire e arricchire la vostra omelette è quindi un’idea perfetta, soprattutto se amate i gusti intensi e avvolgenti. Ci sono dei piccoli accorgimenti da seguire per ottenere un’omelette con camembert impeccabile, ma si tratta di un piatto molto semplice e alla portata di tutti, che può essere variato con fantasia, in base al vostro gusto e al vostro estro creativo.

Per il camembert, potete decidere di aggiungerlo direttamente nel composto di uova, sminuzzato in piccoli pezzettini, per farlo sciogliere man mano che le uova, oppure potete aggiungerlo a metà cottura, tagliato a listarelle, prima di arrotolare l’omelette su se stessa. Con il calore si scioglierà amalgamandosi al resto. Per finire, potete anche decidere di far fondere il camembert a parte e di versarlo fuso sull’omelette una volta cotta o di usarlo come fondo di cottura o letto sul quale adagiarla, stando attenti a non farlo rapprendere troppo o bruciare.

In ogni caso il camembert donerà una nota cremosa e deliziosa in più a questo gustoso piatto tradizionale, portando nella vostra cucina e sulla vostra tavola i sapori e gli odori caratteristici della cucina francese.