Fonduta Valdostana

Fonduta Valdostana
Scopri il protagonista
Burro francese dolce 250g
Burro francese dolce e salato
tps cuisson
TEMPO TOTALE: Più di 30 minuti
PORTATA: Secondi
INGREDIENTI PER: 6 persone
difficulte
DIFFICOLTÀ:
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La fonduta Valdostana è una pietanza che porta l’allegria in tavola.

Una ricetta sfiziosa basata sulla preparazione di una crema calda che, oltre alla fontina, vede tra i suoi ingredienti i tuorli d’uovo, il latte e il Burro Président. 

In questa golosità potrete poi inzuppare dei cubetti di pane casereccio, vanno bene anche un po’ raffermi, sia al naturale che fritti nel burro.

Ma non è tutto perché, in un tripudio di raffinatezza e sapidità, in questa preparazione è possibile intingere anche il famoso Tartufo d’Alba.

Cucinare ed assaporare questo piatto delizioso con parenti e amici farà la felicità del vostro palato e di quello dei vostri commensali.

Ingredienti

  • 400 g di fontina
  • 200 g di latte
  • 40 g di Burro Président 
  • 4 uova

Preparazione

Per realizzare la fonduta Valdostana dovete tagliare prima di tutto la fontina a striscioline. Dopodiché mettetela a macerare per 3-5 ore in una ciotola coperta a filo di latte freddo; il tempo varia in relazione al grado di stagionatura del formaggio, pertanto la durata del procedimento sarà più lunga per i formaggi stagionati. 

Trascorso il tempo indicato, separate i tuorli dagli albumi; quindi, in un recipiente scaldato a bagnomariafate fondere il Burro Président. Una volta fuso, unitevi la fontina sgocciolata insieme a meno della metà del latte in cui è stata macerata. Dunque, disegnando giri a forma di otto, mescolate continuamente il preparato con l’ausilio di una frusta

Quando il formaggio risulterà completamente fuso, si trasformerà rapidamente in un grande gnocco di consistenza gommosa: a questo punto incorporate il primo tuorlo. Una volta incorporato, unite via via gli altri, ma state attenti ad aggiungere il successivo solo quando il precedente sarà completamente amalgamato

La vostra fonduta Valdostana, un volta arricchita dai tuorli, all’improvviso cederà e diventerà liquida; in caso contrario dovrete aggiungere altri tuorli. 

Continuate a lavorare il composto con la frusta e vedrete che la sua consistenza si farà fluida e cremosa. Nel caso in cui la fonduta risultasse troppo densa, potete sempre ammorbidirla con una piccola quantità di latte o panna.  

Se decidete di servire questa crema con lamelle di tartufo bianco, è necessario utilizzare i piatti fondi precedentemente riscaldati. In alternativa, se decidete di usare del pane, vi consigliamo di tostarlo un poco prima di inzupparlo.

Curiosità

La fonduta Valdostana, detta Cacimperio dall’Artusi, è nata in Valle d’Aosta. 

I montanari infatti erano soliti preparare questa crema piacevolmente fondente con le gustose e grasse tome locali, che impiegavano per accompagnare la polenta o le fette di pane casereccio. La ricetta originaria, a base di solo formaggio, con il tempo subì qualche modifica. La toma lasciò il posto alla fontina. Questa infatti, lavorata con uova e latte, diventava facilmente vellutata e morbida. Importante anche l’incontro con il tartufo bianco, proveniente dal confinante Piemonte. Fu questo a segnare il destino della preparazione e a trasformarla, da semplice crema, a pietanza elaborata e raffinata.

 

La fonduta valdostana, come tutte le preparazioni di questo genere, è perfetta da portare in tavola come antipasto o come piatto unico, oppure per accompagnare dell’ottima polenta. Oltre ai classici pezzetti di pane, potete servire la fonduta anche con carne e verdure.

In caso decidiate di accompagnare la vostra fonduta valdostana con dei pezzi di carne, dovete ricordare di portare in tavola anche una ciotola con l’olio bollente, dove andranno cotti i pezzetti di carne. Utilizzate un taglio di carne morbido, come il filetto, da cui ricaverete dei cubetti tutti uguali.

E se volete provare una versione diversa della fonduta valdostana, potete sostituire la fontina con dell’ottimo Emmental Président. Il segreto per ottenere una fonduta perfetta, in ogni caso, è quello di mettere ad ammollare nel latte il formaggio che utilizzerete per prepararla, senza mai farlo mai bollire.

Quando portate la fonduta sul fuoco, perciò, ricordate di tenere sempre la fiamma al minimo e, se occorre, di misurarne la temperatura con un termometro, per controllare che non superi i 60°. Se volete stupire i vostri ospiti, potete far sciogliere il formaggio per la fonduta direttamente sull’apposito fornelletto.

Lo sapevate che esistono diversi tipi di fonduta? I più famosi provengono dalla Francia e dalla Svizzera e prevedono l’utilizzo di vino bianco secco al posto del latte. Le ricette di fondute come quella savoiarda o svizzera, inoltre, prevedono di strofinare la casseruola che si utilizzerà per cuocerle con uno spicchio d’aglio, in modo da renderle più saporite.